Panasonic e Akihisa Hirata uniscono eco-design ed innovazione

Panasonic e Akihisa Hirata uniscono eco-design ed innovazione

​La Design Week di Milano sta mostrando al pubblico grandissime creazioni, molte delle quali ispirate al mondo della sostenibilità.

Panasonic, ad esempio, propone all’interno della mostra Hybrid Architecture & Design all’Università Statale di Milano, una diversa prospettiva che contempli le nostre città come parti integranti del pianeta e dell’universo.

L’installazione è stata pensata dall’architetto Akihisa Hirata, ospitata sotto il Portico di Largo Richini dell’ateneo, e l’idea da cui nasce la progettazione è quella di trasporre in maniera poetica e concettuale una nuova visione in cui uomini e spazi si fonderanno per dare vita ad una realtà organica e sostenibile: una città incantata dove i tetti dei palazzi e delle case sono ricoperti da pannelli solari in miniatura che, come edere rampicanti, si mescolano con la natura senza soluzione di continuità.

Questo progetto, visionario e sorprendente, risveglia il senso di meraviglia per affrontare temi attuali e urgenti quali la riduzione dell’impatto ambientale, la sopravvivenza del pianeta e la ricerca di soluzioni che contribuiscano al progressivo miglioramento della vita. Mettendo insieme ecologia e romanticismo, l’architetto vuole illustrare l’obiettivo di Panasonic che da anni concentra la sua ricerca e il suo sviluppo tecnologico all’insegna di una vita sostenibile e di un sistema basato sulla creazione, la conservazione e l’utilizzo razionale delle energie rinnovabili. Un sistema innovativo che potrà essere applicato non solo a case, uffici e negozi, ma ad intere città con lo scopo di creare una “città sostenibile e intelligente”.

L’azienda vuole infatti dimostrare come un nuovo scenario energetico, in cui la creazione di energia (attraverso i pannelli fotovoltaici), l’immagazzinaggio dell’energia (tramite batterie ad accumulo energetico), il risparmio energetico (attraverso i LED), e la gestione dell’energia possa portare ad una nuova forma di paesaggio urbano.

Proprio in vista di questo auspicabile scenario, Hirata immagina innovativi pannelli solari con una struttura non più fissa, ma mobile e flessibile che si ispirino ad esempio alla disposizione delle foglie sugli alberi e che si basino dunque su sistemi ibridi che possano armonizzare ambiente e tecnologia.

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