Tra i big presenti alla Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti che inizierà domani mattina, ci sarà InSinkErator, leader mondiale nella produzione di dissipatori.
L’utilizzo del dissipatore garantisce il mantenimento dell’igiene in cucina e una maggiore facilità di smaltimento del rifiuto, eliminando all’origine una parte della differenziazione.
Triturare il rifiuto organico ed eliminarlo con il dissipatore non solo è una pratica permessa dalla legislazione italiana, ma riduce la massa di rifiuto nelle discariche ormai al limite, evitando la formazione di gas metano e la sua dispersione nell’atmosfera, altamente dannosa per l’ambiente.
Addirittura in alcuni Paesi, la biomassa prodotta con i dissipatori viene usata per concimare il terreno oppure per produrre energia, utilizzata per diversi servizi urbani come l’illuminazione, trasporto pubblico e molto altro.
Tra gli esempi più lampanti di questa buona pratica spicca quello di Surahammar, dove il Comune ha dotato i cittadini di dissipatori alimentari InSinkErator ottenendo ottimi risultati in termini di riduzione di rifiuto inviato in discarica.
Come possono confermare a Nairobi grazie alla biomassa ottenuta dal cibo spezzettato, è possibile produrre sia fertilizzante sia nuova energia utilizzando la parte di metano che andrebbe disperso nell’aria.
Uno studio di AMDEA (Association of Manufacturers of Domestic Electrical Appliance) in Inghilterra ha constatato che si avrebbe un rilevante risparmio energetico grazie ad un uso più consistente di dissipatori.
Dallo studio italiano ANIMA e SMAT nella città di Chieri (TO) con il supporto scientifico del Dipartimento di Chimica Università di Verona e del Politecnico di Torino Dipartimento di ingegneria del territorio, dell’ambiente e delle geotecnologie e la partecipazione di ATO Rifiuti e Provincia di Torino, è emerso che l’utilizzo di questo elettrodomestico abbatte in modo consistente i costi di raccolta (porta a porta) e di trasporto della Forsu.
