RAEE: triplicata la raccolta in Italia rispetto al 2008

Dal rapporto annuale sulla raccolta dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) è emerso che in Italia sono state raccolte ben 193 mila tonnellate di materiale, contro le 65 mila dell’anno precedente.

I dati regionali sulla raccolta evidenziano un Paese a due velocità. In Trentino-Alto Adige, ad esempio, vengono raccolti in media 6,43 Kg di rifiuti per abitante, contro l’1,93 Kg della Campania, l’1,88 Kg della Calabria e lo 0,82Kg della Sicilia. La media nazionale si aggira comunque intorno ai 3,21 Kg per abitante. L’obiettivo è quello di raggiungere e superare i 4 Kg, in modo da avvicinarsi agli standard dell’Unione europea.

L’entrata in vigore del cosiddetto “uno contro uno”, ossia dell’obbligo da parte del distributore di ritirare i RAEE a fronte dell’acquisto di un nuovo apparecchio, contribuirà sicuramente al raggiungimento di questo importante traguardo.

Il sistema RAEE attualmente serve circa l’86,3% della popolazione italiana con 3.044 centri di raccolta, localizzati principalmente nel Nord Italia dove raggiungono il 96,2% della popolazione residente. Decisamente più difficile la situazione al Centro e al Sud dove i centri riescono a servire rispettivamente l’84,7% e il 73,4% dei residenti.

Ma quali sono i rifiuti più “popolari”? Al vertice troviamo tv e monitor con circa 58 mila tonnellate, l’80% delle quali raccolte da ReMedia, seguiti dai frigoriferi e dagli elettrodomestici bianchi (lavatrici e lavasciuga). I piccoli elettrodomestici e i prodotti di elettronica di consumo rappresentano invece, in termini di peso, le posizioni più basse della classifica.

Non va dimenticato inoltre che il principale problema derivante da questo tipo di rifiuti è rappresentato dalla presenza di sostanze considerate nocive per l’ambiente e la non biodegradabilità di tali apparecchi. Con la sempre maggior diffusione di dispositivi elettronici è quindi necessario impegnarsi per il loro corretto smaltimento.

Il trattamento dei RAEE permette anche il recupero dei materiali di cui sono composti, come il rame, ferro, acciaio, alluminio, vetro, argento, oro, piombo, mercurio, evitando così uno spreco di risorse che possono essere riutilizzate per costruire nuove apparecchiature oltre alla sostenibilità ambientale.

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