Salone nautico di Genova: interessante e sostenibile

Salone nautico di Genova: interessante e sostenibile

Il 53° Salone Nautico di Genova, concluso domenica 6 ottobre con un numero di visitatori che ha sfiorato i 115 mila (registrando un incremento rispetto al 2012 del 15%, per arrivare al 18% nel fine settimana), ha infatti dato il via ad un concreto impegno sotto il profilo della sostenibilità, a cominciare dagli allestimenti, realizzati con un ampio uso dei tessuti ecologici e riciclabili Cover-Up di GiPlanet; durante il salone è stato inoltre annunciato l’accordo tra il Ministero dell’Ambiente e Fiera di Genova con la Regione Liguria ed il Comune di Genova per la realizzazione di un progetto pilota nel quartiere fieristico finalizzato alla sperimentazione di tecnologie e modelli gestionali per la promozione dell’efficienza energetica e la generazione di energia da fonti rinnovabili.

Lo stesso simbolo dell’edizione 2013 della manifestazione nautica più famosa d’Italia, l’imponente “Red Wall” lungo 450 metri e alto 11, è stato rivestito con Cover-Up, che proprio nel 2013 è stato oggetto di uno studio con il Ministero dell’Ambiente e l’Università di Padova (Dipartimento di Ingegneria Industriale) per calcolarne l’impronta di carbonio (emissioni di CO2 durante l’intero ciclo di vita).
GiPlanet spa, realtà pioniera nel campo della sostenibilità degli allestimenti con un fatturato di 24 mln di euro, è stata la prima in Italia nel proprio settore ad intraprendere questo percorso, accompagnata dalla green consultancy di Gruppo Rem: prossimo step del progetto sarà anche la compensazione dell’impronta calcolata per ottenere il primo sistema modulare per allestimenti fieristici a emissioni di CO2 compensate.

In totale sono circa 9.000 i mq di tessuto impiegato per realizzare il muro rosso, gli allestimenti degli stand esterni e di parte del padiglione D.
“Si tratta di un’applicazione dalla riconosciuta valenza a carattere ambientale – afferma l’amministratore delegato di GiPlanet spa Luca Griggio -. Abbiamo condiviso la sfida della sostenibilità con un partner d’eccezione come il Ministero dell’Ambiente – continua -, e oggi siamo portatori del messaggio di innovazione tecnologica green della Fiera di Genova”.

Il sistema modulare Cover-Up nasce nel 2009 come un sistema completamente innovativo rispetto ai classici pannelli in legno-tamburato per allestimento, da cui si distingue per gli enormi vantaggi ambientali, sia nel processo produttivo che nel sistema di montaggio e trasporto.
Gli elementi costitutivi di Cover-Up sono infatti profili di alluminio, modulari, uniti a rivestimenti in tessuto ecologico (perché ottenuto dal recupero di PET) e riciclabile al 100%. Inoltre, le componenti costruttive Cover Up consentono un sistema di stoccaggio che riduce l’ingombro di oltre il 60% rispetto ai vecchi pannelli in legno, produce un minor volume del carico e di conseguenza un numero inferiore di camion da utilizzare. Nel momento in cui l’allestimento non serve più, tutti gli elementi vengono rapidamente smontati e, una volta rientrati e stoccati in azienda, riutilizzati per montaggi successivi.

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