Si è tenuta il 14 Novembre a Pechino la quarta edizione del Global Energy Wind Outlook presentato da Greenpeace International e dal Global Wind Energy Council.
Dallo studio, durato ben due anni, è emerso che potrebbe essere l’eolico l’energia del futuro.
Entro il 2020 infatti lo sfruttamento del vento potrebbe portare alla produzione dell’elettricità necessaria per soddisfare ben il 12% dei bisogni energetici mondiali.
Investendo in questo sistema, inoltre, potrebbero nascere più di un milione di posti di lavoro, inoltre le emissioni di Co2 potrebbero diminuire di oltre un miliardo ogni anno.
Se si investisse in questa direzione entro il 2030, l’energia eolica potrebbe fornire più del 20% della fornitura mondiale di elettricità.
Alla fine del 2011 gli impianti eolici hanno raggiunto la potenza globale di 240 GW e secondo gli studi entro il 2020 si raggiungeranno 587 GW secondo quanto previsto dalle proiezioni IEA.
Molto più ottimistica invece è l’idea futura del Global Wind Energy Outlook che prevede la possibilità di raggiungere addirittura più di 1.100 GW entro il 2020.
Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia, ha sottolineato che la prospettiva dell’eolico a scala globale è molto significativa.
Per quanto riguarda l’Italia sarebbe possibile raggiungere i 16 GW al 2020 e occupare circa 65 mila persone, ma ciò che ancora blocca questa crescita è l’apparato governativo.
Bisognerà quindi rivede la vecchia strategia e valutarne di nuove per quanto riguarda l’energia nazionale.
