Smart cities in Italia? Diversi modelli per tante città ideali

Smart cities in Italia? Diversi modelli per tante città ideali

L’Italia è un Paese variegato ed ogni città differisce per molte caratteristiche da un’altra e non è perciò possibile e corretto definire un unico modello valido per tutte di Smart Cities.

Proprio per questo motivo Siemens ha commissionato a Cittalia, centro studi dell’Anci, una ricerca su 54 città italiane medio grandi sulla base di alcuni indicatori tra cui verde urbano, acqua, aria, rifiuti, patrimonio immobiliare e qualità dell’abitare, energia, sanità, mobilità e logistica.

L’obiettivo è quello individuare una sintesi della dotazione infrastrutturale per ciascun ambito di analisi, definire cluster omogenei di città in cui le diverse componenti si combinassero, individuando all’interno di ciascun gruppo un comune modello che meglio rappresenti i caratteri del gruppo di appartenenza.

Tra le città migliori in termini di qualità dell’ambiente umano, che comprende gestione dei rifiuti e ciclo dell’acqua, spiccano le città della Puglia, Foggia, Andria, Barletta e Lecce.

Per il patrimonio immobiliare si è piazzata nelle primissime posizioni Salerno, modello d’efficienza nei servizi al cittadino, e Bolzano, tra i luoghi più efficienti del Paese.

Per quanto riguarda la mobilità sostenibile la divisione geografica è netta: tutte le città settentrionali o del Centro si collocano in alto nei valori, mentre quelle del Sud presentano valori bassi o medio-bassi.
Il primo posto è andato a Bergamo seguito a ruota dal capoluogo lombardo.

Forlì, Trento e Ravenna invece sono risultate le più attive in termini di energie rinnovabili mentre Cagliari e Genova spiccano per il benessere grazie al sistema sanitario ed al patrimonio immobiliare.

L’analisi dei Piani triennali degli interventi ha messo in evidenza che le amministrazioni comunali sono propense ad investire in particolare sulla mobilità ( 10,7 dei 23 miliardi di euro dei Piani triennali).

Gli altri settori di investimento rilevanti sono la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e la riqualificazione urbana.

Desta interesse anche il ciclo dell’acqua, settore nel quale gli investimenti previsti ammontano a 1,8 miliardi di euro.

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